L’anno scolastico è giunto al termine. La sensazione generale è di gioia, di euforia, di meritato riposo ma c’è anche la percezione di sconforto e malinconia.
Le aule, i banchi vuoti, mi hanno trasmesso questo.
Cari bambini siete fatti di infinito.
Ognuno di voi sa fare bene qualcosa, ha qualcosa da offrire, avete la responsabilità di scoprirlo!
Voglio augurarvi di non perdere mai la sete di conoscenza che vi appartiene e di non permettere a nessuno di portarvela via!
Ogni bambino è prezioso, va amato per la sua unicità e la sua perfetta imperfezione!
Daniel Pennac diceva: “Ogni studente suona il suo strumento. Non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti”.
Una brava classe non è un reggimento che marcia al passo, ma è un’orchestra che prova la stessa sinfonia!
Perché, cari bambini la scuola non è soltanto luogo di crescita intellettuale, ma è soprattutto un luogo dove s’impara a conoscere e ad amare nuove persone, come una grande famiglia.
Ecco questa è la scuola di tutti e di ciascuno, la mia scuola: la grande famiglia “Senia”.

Ins. Maria Grazia Amenta